11/19/09

Lettera

Sei un'angelo caduto. Hai risvegliato in me pensieri che avevo dimenticato. Hai risvegliato in me "quello spirto guerrier ch'entro mi rugge". Mi hai salvato la gioventù, hai mosso in me tutto ciò che vuol dire "si" e "no" categoricamente, ma allo stesso tempo. Guarda che ti sto scrivendo adesso, mio ribello, ma non so se leggerai mai questa mia lettera, e se lo leggi lo capiresti o sapesti che è stato scritto per te. Comunque ti devo scrivere. Devo fartelo sapere che hai scattato in me una battaglia che spero che non finisca mai. Ma non è facile, perche' la verità brucia. Brucia gravemente. Io sono purtroppo legata dalle mani a un mondo in cui non esistono valori. Non c'è amore vero, non c'è libertà, non c'è lo spirito. C'è solo la maledetta faccia che devi mostrare e far finta di essere contento della loro santa falsità, della richezza che ti offre tutto il conforto di una società consumista. Ma io non ne ho bisogno. A me bastano le tue braccia che mi stringano sinceramente, i tuoi baci selvaggi, le occhiate misteriose gettate a me quando c'è gente d'intorno. Sai...mi fai paura. Ogni giorno cerco il tuo mistero e scopro qualcosa di nuovo ogni volta. Ho paura d'indagarti per non scoprire qualcosa che non mi piaccia. Sei perfetto così. Voglio fuggire con te: passeggiare, camminare, fuggire, volare, cadere. Cadiamo insieme dal cielo roseo, cadiamo nel letto di nebbia grigia e viviamo insieme questa storia difficile.

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